I vecchi farmaci antiepilettici
Secondo il NICE ( National Institute for Clinical Excellence ) dove possibile i pazienti con crisi epilettiche dovrebbero essere sottoposti a trattamento con un solo farmaco epilettico per ridurre il rischio di effetti indesiderati.
La monoterapia deve essere iniziata aumentando gradualmente il dosaggio fino al controllo delle crisi epilettiche o fino alla tollerabilità del farmaco.
Il passaggio da un farmaco antiepilettico ad un altro ( switching ) deve essere eseguito con molta cautela.
La sospensione del primo farmaco deve avvenire solo dopo che il secondo farmaco ha raggiunto un adeguato dosaggio terapeutico.
Fino al 30% dei pazienti trattati in monoterapia continuano ad avere crisi epilettiche.
Se il trattamento iniziale non ha successo , con opportuna cautela, è possibile associare al primo farmaco un secondo antiepilettico.
E’ necessario eseguire controlli ad intervalli regolari per assicurarsi che i pazienti siano adeguatamente controllati, e che la terapia che stanno assumendo è ben tollerata.
I più comuni farmaci antiepilettici prescritti in Gran Bretagna sono il Valproato di sodio e la Carbamazepima.
Anche la Fenitoina è ancora ampiamente usata.
La Carbamazepina è approvata nel trattamento delle crisi tonico-cloniche generalizzate ed è impiegata come farmaco di prima scelta in questo tipo di epilessia.
Il Valproato di sodio è un farmaco antiepilettico ad ampio spettro.
Trova impiego come farmaco di prima scelta nelle crisi epilettiche generalizzate primarie, assenze e crisi miocloniche.
L’impiego della Fenitoina è approvato per le crisi tonico-cloniche, crisi parziali o una combinazione di queste, e nella prevenzione e trattamento delle crisi che si presentano durante o dopo neurochirurgia e/o un grave danno cerebrale.
Tutti i farmaci antiepilettici presentano effetti indesiderati sul sistema nervoso centrale.
Le reazioni avver se neurologiche sono dose-correlate.
I farmaci antiepilettici possono causare effetti sull’umore, sulla funzione cognitiva e sulla memoria.
Tuttavia può risultare difficile distinguere tra gli effetti indesiderati dei farmaci e le conseguenze della condizione epilettica.
I più vecchi farmaci antiepilettici possono interagire con numerosi farmaci.
La Carbamazepina, la Fenitoina ed i barbiturici inducono gli enzimi epatici; questo può provocare un’accelerazione del metabolismo dei farmaci, che sono metabolizzati da questi enzimi, richiedendo pertanto un aumento del dosaggio di questi farmaci.
La Carbamazepina , la Fenitoina ed i barbiturici riducono l’efficacia dei contraccettivi orali.
Il Valproato di sodio inibisce gli enzimi epatici rallentando il metabolismo di alcuni farmaci, ma non interferisce con i contraccettivi orali.
Tutti i farmaci antiepilettici più vecchi sono risultati associati a malformazioni fetali.
Il rischio aumenta con l’impiego della terapia combinata. ( Xagena 2003 )
Fonte: NICE
Indietro
Altri articoli
Concentrazioni di farmaci antiepilettici durante la gravidanza: studio MONEAD
Durante la gravidanza nelle donne con epilessia, concentrazioni ematiche inferiori di farmaci anticonvulsivanti possono avere conseguenze cliniche avverse. Sono stati caratterizzati...
Esiti cognitivi nei figli di 2 anni di donne in gravidanza con epilessia negli esiti materni ed effetti sullo sviluppo neurologico da parte dei farmaci antiepilettici
I rischi per lo sviluppo neurologico dall'esposizione fetale di molti farmaci antiepilettici sono incerti per. Sono stati confrontati i bambini...
Rischio di suicidalità dei nuovi farmaci antiepilettici
La maggior parte dei farmaci antiepilettici reca un avviso della FDA ( Food and Drug Administration ) statunitense sull'aumento del...
Associazione dell'uso di farmaci antiepilettici induttori enzimatici con malattie cardiovascolari a lungo termine
È stato ipotizzato che i farmaci antiepilettici che inducono gli enzimi ( eiASM ) siano associati a rischi a lungo...
I farmaci antiepilettici non sono associati in modo indipendente alla disfunzione cognitiva
Per verificare l'ipotesi che i singoli farmaci antiepilettici non siano associati a deterioramento cognitivo oltre ad altri fattori clinicamente rilevanti,...
Uso di farmaci antiepilettici durante la gravidanza e rischio di disturbi dello spettro autistico e disturbo da deficit di attenzione / iperattività nei bambini
Si è determinato se i bambini nati da donne che usano farmaci antiepilettici durante la gravidanza abbiano un rischio più...
Associazione tra integrazione di Acido Folico durante la gravidanza e rischio ridotto di tratti autistici nei bambini esposti ai farmaci antiepilettici in utero
Le strategie per prevenire l'autismo nei bambini esposti a farmaci antiepilettici ( AED ) durante la gravidanza sono importanti. Si...
Rischio comparativo di malformazioni congenite con otto diversi farmaci antiepilettici
L'evidenza per il rischio teratogeno comparativo di farmaci antiepilettici è insufficiente, in particolare in relazione al dosaggio utilizzato. Pertanto, è...
Clearance dei farmaci antiepilettici durante la gravidanza e implicazioni cliniche per le donne con epilessia
È stata caratterizzata l'ampiezza e il decorso temporale delle variazioni di clearance correlate alla gravidanza per diversi farmaci antiepilettici: Levetiracetam,...
Farmaci antiepilettici con attività di inibizione dell'istone deacetilasi riducono il rischio di cancro alla prostata
Precedenti studi suggeriscono che i farmaci antiepilettici con proprietà inibitorie dell’istone deacetilasi ( HDAC ) possono avere effetti preventivi sul...